Che sia per studio o per lavoro, andare all’estero rappresenta sempre una valida occasione per entrare in contatto con culture diverse e apprendere una nuova lingua, direttamente in loco, grazie al continuo confronto con le persone madrelingua. C’è chi sceglie, ad esempio, di recarsi a Londra o in altre realtà del Nord Europa in cerca di nuove e più stimolanti opportunità lavorative.
Da qui la necessità di proporsi nel miglior modo possibile, iniziando magari da un’accurata traduzione curriculum in inglese. Rielaborare il cv in lingua inglese non è un compito da poco. Infatti più è alta la qualità della traduzione, tanto maggiori saranno le probabilità di essere contattati per un colloquio di lavoro. Per fare in modo che il curriculum possa risaltare agli occhi di chi lo legge, è preferibile fare uso di espressioni tipiche della lingua inglese senza fossilizzarsi, invece, sulla mera traduzione letterale.
Inoltre, il curriculum vitae inglese presenta una struttura diversa rispetto al formato Europass, generalmente diffuso in Italia. Il primo si caratterizza, di fatto, per la presenza di due specifiche sezioni, definite “Summary” e “Objective” , che mettono in luce rispettivamente le competenze acquisite dal candidato e gli obiettivi individuali. E’ quindi evidente l’importanza di una traduzione in inglese che sia precisa e corrispondente alle caratteristiche della persona.
Un curriculum tradotto in maniera attendibile e accattivante, sarà senz’altro in grado di carpire l’attenzione di chi lo visiona rappresentando, pertanto, una carta vincente per chi desidera approdare in una realtà diversa da quella di appartenenza, dove poter costruire un propria carriera internazionale. Chi già possiede una certa padronanza della lingua inglese può quindi cimentarsi nella traduzione del proprio curriculum, diversamente è possibile ricorrere ad agenzie di traduzione specializzate in questo servizio. Riuscire ad avere un curriculum ben tradotto in inglese, significa riservarsi delle ulteriori chances per emergere nel complicato mondo del lavoro, distinguendosi all’interno del variegato numero di profili. Riscrivere le proprie referenze adottando lo stile anglosassone può fare la differenza e costituire la chiave di volta per ottenere una crescente visibilità all’estero, raggiungendo così dei risultati concreti che con il solo curriculum in italiano sarebbe stato difficile anche immaginare.
Chi inoltre volesse proprio fare un lavoro anche a prova del più spietato headhunter, si consigli di allegare, anch’essa tradotta in maniera professionale la lettera di presentazione. La lettera di presentazione è una lettere che accompagna e precede il curriculum vitae e spiega perchè il candidato che si sta presentando è la persona giusta per quell’incarico. La lettera di presentazione spesso può essere determinate, per questa ragione essa deve essere concisa ma efficace, motivante ma senza risultare ruffiani. Non usate formule trite e ritrite come “adatto al lavoro di gruppo”, ma siate originali e scrivete ciò che veramente vi caratterizza. Nella lettera di presentazione potete dimostrare di esservi effettivamente informati sul lavoro e sull’azienda alla quale vi state proponendo, cosa che non tutti fanno. La lettera di presentazione è ancora poco usata in Italia ma i cosiddetti “job seekers” dovrebbero invece, seriamente prenderla in considerazione.